DIE DEUTSCHE BLOCKADE BRECHER
(I Violatori di blocco della Germania)
PARTE SECONDA
NAVI CHE FORZARONO IL BLOCCO QUALI NAVI DA RIFORNIMENTO
E NAVI DA PREDA CHE FORZARONO IL BLOCCO
Non si deve dimenticare che oltre ai mercantili che riuscirono a tornare in patria , ve ne furono molti altri catturati in mare dai corsari tedeschi che pure fecero ritorno in porti francesi o alleati .
Occupiamoci ora di quelle navi che trovandosi nell'impossibilità materiale di far rientro in patria , furono costrette a riparare in porti giapponesi :
una di queste fu la ERMLAND ,che nel 1942 diverrà Weserland , per non confonderla con l'omonima petroliera gemella della Altmark.In questa rarissima foto già con nome Weserland
All'inizio della guerra,la Ermland era di linea sulla rotta fra Filippine - Cina - Giappone -Stati Uniti , e alla dichiarazione di guerra anglo-francese, la Ermland era ormeggiata a Manila .
Verso la metà di Luglio del 1940 , quando già era stata convenuta con i giapponesi occupanti la partenza della nave alla volta del Giappone, l'indole sospettosa dei figli del sol levante , continuava a sollevare problemi di ogni genere per non far partire l'Ermland.
Alle 4 del mattino , protetta dall'oscurità,la nave mollò gli ormeggi per scivolare silenziosa e sicura verso l'uscita ,guadagnandola rapidamente e senza ulteriori problemi : i casi in cui le navi si videro costrette a partire di soppiatto non furono pochi.
Una volta fuori della baia di Manila ,la Ermland al comando del Capitano Krage , si cammuffò da mercantile russo per non dare troppo nell'occhio.
Tempo 24 ore e la Ermland si trovò nel pieno di uno dei soliti tifoni tropicali . Uscita più o meno indenne da un autentico inferno liquido , la nave riuscì a calcolare la sua posizione e a mettere la prua verso Kobe, dove l'Addetto Navale tedesco a Tokyo ,si dava da fare per trovargli un carico di merci preziose da consegnare all'industria perennemente affamata di materie prime.
Ordini superiori però costrinsero la nave a partire in zavorra,il 28 Dicembre, per incontrarsi con il corsaro Orion e sollevarlo dall'oneroso carico di prigionieri.
Il problema era che nel frattempo, nel punto stabilito,l'atollo di Lamutrek, si erano già incontrate la Regensburg e la petroliera Ole Jacob,norvegese catturata dall'Atlantis, mettendo ulteriormente in allarme gli americani già messi sul chi va là dall'incursione del Komet a Nauru.La petroliera OLE JACOB ex bandiera norvegese
La Regensburg
Esauriti i compiti che avevano dato luogo al rendez vous di Lamutrek , sia l'Ermland sia la Ole Jacob salpano con rotta per Nord insieme con l'Orion.
Svincolatasi dalle altre navi in omaggio agli ordini ricevuti dalla patria,la Ermland mette la prua verso Bordeaux via Capo Horn , che anche in questa circostanza non riuscì a smentirsi , con onde,vento e ghiacci,che tormentarono la nave e l'equipaggio per tutta la durata del transito.
Passato l'Horn , la Ermland viene informata di doversi incontrare con la Nordmark e la Adm. Scheer in un punto dell'oceano chiamato "Andalusia"non certo privo di fantasia .
Rifornitosi dalla Nordmark e imbarcati altri 56 prigionieri della Scheer , la Ermland dirige finalmente per Bordeaux.
La petroliera Nordmark
A fine Marzo la Ermland è in Nord Atlantico e qui incappa in una di quelle tempeste che non si dimenticano più finchè in vita : assistita dalla fortuna e grazie alla grande bravura di Krage , la nave riesce ad uscirne e a mettere la prua verso Bordeaux .
Il 3 Aprile,Krage dà fondo all'ancora in salvo nel porto assegnato : soltanto in banchina poi saprà di essere passato indenne attraverso uno sbarramento di mine posato qualche tempo prima . Un ultima soddisfazione attende Krage : il riconoscimento umano e professionale dei suoi prigionieri che
riusciranno a commuovere questo grande marinaio con tre semplici ma sentiti HURRA !
Il ritorno della Rio Grande ,della Ermland e di altre navi dopo aver felicemente rotto il blocco avversario,indusse l'Alto Comando della Kriegsmarine a rimandare in mare le migliori unità verso quelle preziose fonti di materie prime insieme con altre navi nel frattempo bloccate in porti neutrali o provvisoriamente tolleranti. E' probabile che non si sia trattato di semplice entusiasmo o di sopravvalutazione delle possibilità bensì della consapevolezza di sfruttare fino al possibile le maglie non ancora chiuse del tutto, del blocco navale anglo-americano.
La REGENSBURG della NDL,di 8068 tsl , era partita da Dalni e giunta a Bordeaux il 27 Giugno ; la RAMSES della Hapag,di 7983 tsl,anch'essa partita da Dalni , fu dirottata verso il Giappone alla notizia dell'affondamente della ELBE.La Anneliese Essberger di 5173 tsl giunse a Bordeaux il 10 Settembre 1941 .
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Guglielmo Lepre (Etna)